Parole che #Disturbano

Anno
2024
Struttura
DIPARTIMENTO DI STORIA ANTROPOLOGIA RELIGIONI ARTE SPETTACOLO
Descrizione
Le attività del PCTO "Parole che #Disturbano" rientrano nel progetto di ricerca omonimo, diretto dalla Prof. Romana Andò (Dipartimento SARAS) e dalla Dottoressa Arianna Terrinoni (Dirigente medico Neuropsichiatria infantile e adolescenziale - Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale Policlinico Umberto I di Roma, Via dei Sabelli), con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e da Unicef.
A partire dai risultati di una ricerca quantitativa su una campione nazionale di adolescenti tra i 14 e i 18 anni, il PCTO vuole offrire agli studenti un'occasione di riflessione su un tema lasciato spesso ai margini della società, quello del disturbo psichiatrico, confinato fino a Basaglia in spazi chiusi e non visibili alla società e successivamente abbandonata ad una gestione territoriale non sempre capace di sostenere efficacemente i pazienti e i caregivers.
Gli studenti coinvolti nel progetto avranno l’occasione di riflettere sull’utilizzo delle parole riguardanti i disturbi psichiatrici nel linguaggio comune, come forma di hate speech o, più semplicemente in termini di uso distorto dei significanti. Il progetto rappresenta un’occasione di sensibilizzazione unitamente ad un percorso di consapevolezza rispetto alle parole riguardanti i disturbi psichiatrici che, come emerso dalla ricerca, vede la scuola come il luogo nel quale maggiormente vengono utilizzate le parole legati ai disturbi in oggetto in forma offensiva o dispregiativa.
Le attività proposte sono state immaginate a partire dai primi risultati della ricerca e in particolare saranno articolate in:
1) Definizione di disturbo psichiatrico a cura del Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale Policlinico Umberto I
2) Individuazione degli usi più diffusi tra gli adolescenti delle parole e delle etichette associate al disturbo psichiatrico (dibattiti, focus group)
3) Analisi di materiali audiovisivi (film, serie tv, contenuto social) che trattano il tema del disturbo psichiatrico
4) Costruzione di storytelling testuali, grafici (fumetti) e video prodotti dagli studenti con il supporto del team Sapienza e con il coinvolgimento di RAI sul tema del disturbo psichiatrico in adolescenza (laboratorio di video-editing)
5) Individuazione di strategie di comunicazione dal basso (prodotte dagli studenti) da usare come strategia di socializzazione tra gli adolescenti sui temi oggetto del progetto.
Struttura organizzativa
Tipologia posti
Normale
Facolta
Erogato
in presenza
Open badge
Competenza in materia di salute, scienze della vita e benessere
Attivo
1
Sede
Citta universitaria
Mesi
  • Marzo,
  • Aprile,
  • Maggio
Giorni
  • Lunedì,
  • Mercoledì
Orari
AM
Posti
30
Ore di attività previste per studente
30
Ambito
Studi umanistici (lettere, filosofia, antichità, arte, storia, lingue, comunicazione, pedagogia)
Competenze trasversali
Attitudini al lavoro di gruppo
Capacità di adattamento a diversi ambienti
Capacità di comunicazione
Capacità di relazioni
Capacità nella visione di insieme
Spirito di iniziativa
Tipo scuole
Nessuna preferenza
Classi ammesse
Terza
Quarta
Gli studenti si inseriranno nel dibattito critico attraverso occasioni di confronto che li vedranno protagonisti, partendo da materiale audiovisivi come serie televisive e film che abbiano come oggetto la rappresentazione dei disturbi mentali. SI realizzeranno interviste e focus group partecipati con gli studenti che potranno diventare, oltre a un contributo alla ricerca, dei materiali video e audio e dei percorsi grafici (come fumetti e loghi) finalizzati alla sensibilizzazione alla tematica da divulgare sui social.
La sensibilizzazione potrà passare anche attraverso la realizzazione di contest creativi che coinvolgano gli adolescenti di diverse scuole e che prevedano l’utilizzo delle tecnologie digitali indirizzate alla creazione di senso del bene comune. Oltre a competenze critiche e linguistiche saranno anche fornite alcune suggestioni legate alla comunicazione digitale attraverso l’analisi di best practices.
Gli studenti si troveranno a rispondere all’ obiettivo di riflettere sui nuovi format comunicativi e sulle metodologie di intervento per promuovere la consapevolezza della diversità, attivando un senso di responsabilità sociale che possa rispondere alle problematiche rappresentate dallo stigma sociale legato ai disturbi mentali. Acquisiranno competenze di storytelling socioculturale confrontandosi con la narrazione delle tematiche e sperimentando diverse strategie comunicative digitali (sito web/blog, fumetti, profili social, ideazione del logo del progetto), sviluppando una maggiore attenzione linguistica legata all’inclusività e alla responsabilità. Le competenze acquisite costituiscono in una logica collaborativa e inclusiva, allo sviluppo sociale della società̀ attraverso l’indagine del livello di consapevolezza e la conoscenza dei disturbi mentali.