Il progetto prevede lezioni frontali e dimostrative realizzate con un approccio tutoriale (le spiegazioni/dimostrazioni prevedono una immediata verifica, con domande mirate agli studenti e l'invito a provare), discussioni, all'interno dei gruppi tra studenti con la mediazione del tutor.
Gli studenti apprenderanno alcune procedure di laboratorio chimico e seguiranno dei protocolli standard per realizzare le esperienze programmate. Saranno anche istruiti sui comportamenti da tenere in un laboratorio di chimica e le regole da osservare per lavorare in piena sicurezza che applicheranno nell'analisi delle situazioni di rischio delle esperienze scelte.
Gli studenti saranno invitati allo studio di un caso scientifico reale "le acque potabili" da punti di vista diversi: la ricerca bibliografica, la realizzazione scientifica di un esperimento, la creazione di un percorso espositivo e la composizione di un testo scientifico di relazione del lavoro svolto.
Le metodologie per la realizzazione del progetto saranno modulate sulla base delle misure indicate dalle Istituzioni (Governo, MIUR, Istituzioni scolastiche e Università) per la situazione sanitaria da COVID-19.
Alcune attività sono realizzabili sia in presenza presso il Dipartimento di Chimica (Biblioteca Gabriello Illuminati, Museo di Chimica Primo Levi e aule didattiche) sia in modalità “blended learning”, altre, fondamentalmente la realizzazione degli esperimenti presso i Laboratori didattici, richiedono la presenza in sede degli studenti, ma in caso di necessità, potranno essere svolte in piccoli gruppi che permettano il rispetto di un distanziamento fisico più rigido (anche singoli studenti in presenza) e ridotte nella loro durata.
Infine, le attività di elaborazione del progetto è realizzabile a distanza, scuola o casa, con l’ausilio di una piattaforma informatica anche in assenza di una connessione internet attiva (in tal caso è necessario l’utilizzo di un applicativo per elaborazione testi o presentazione multimediale disponibile off-line).