Descrizione
Le attività del PCTO proposto si inseriscono nel PRIN Circulating Populist Sentiments in 21st Century Film and TV Fiction in Italy (2022), coordinato dal Prof. Dominic Holdaway (Università di Urbino) e di cui è responsabile per l’unità romana il Prof. Valerio Coladonato. Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di esaminare il ruolo del cinema e delle serie TV nel promuovere e dare forma a narrazioni e culture politiche populiste nell’Italia contemporanea. Il PCTO si inserisce anche all’interno del progetto di Terza Missione del Dipartimento SARAS intitolato “Pace e conflitto nel terzo millennio. Viaggio ai confini dell’Europa” (coordinato dal Prof. Alessandro Saggioro), attraverso un’attenzione particolare rivolta a come i media costruiscono l’immaginario e le narrazioni delle migrazioni.
Partendo da alcuni degli esiti di ricerca prodotti, il percorso ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni, stimolandole a riconoscere le relazioni triangolari esistenti tra:
La circolazione di prodotti mediatici apparentemente “neutri” e/o di intrattenimento (come film comici, serie televisive, ma anche pubblicità, video promozionali, contenuti social, etc.).
La diffusione di narrazioni pubbliche stereotipiche, identitarie e divisive (noi/loro, popolo/elite, etc.) attraverso cui leggere momenti di crisi socio-economica.
L’affermarsi di dinamiche di polarizzazione politica e di marginalizzazione culturale, e le situazioni di conflittualità che ne derivano.
Attraverso l’esame di una serie di casi-studio tematici, la produzione di materiali e contenuti audiovisivi, l’esercizio di scrittura di norme sull’audiovisivo, e la simulazione di un dibattimento parlamentare sul tema, gli studenti e le studentesse saranno chiamati/e a interrogarsi criticamente sull’intreccio tra media e culture politiche popolari. Particolare rilievo verrà dato a promuovere una maggiore consapevolezza dell’impatto politico e culturale dei prodotti audiovisivi e delle norme che ne regolano la produzione e la circolazione, soprattutto in relazione alla diffusione di narrazioni identitarie nazionaliste e/o xenofobe.
A tale scopo, il corso sarà strutturato in sei incontri da 4 ore ciascuno. I primi cinque incontri si svolgeranno presso la sede delle Ex Vetrerie Sciarra in via dei Volsci 122, e ognuno sarà strutturato in due moduli, uno teorico e uno laboratoriale. L’ultimo incontro consisterà nella simulazione di un dibattito o inchiesta parlamentare. Qualora le condizioni lo permetteranno, siamo in contatto con il progetto “Parlamento e Commissione Europea - Esperienza Europa Roma” per realizzare l’ultimo incontro del percorso presso le loro strutture (https://visiting.europarl.europa.eu/it/visitor-offer/other-locations/europa-experience/rome).
Gli incontri avranno caratteri tematico, secondo il seguente schema:
INTRODUZIONE
Distinguere i concetti, riconoscere le narrazioni: di cosa parliamo quando parliamo di narrazioni populiste o popolari? Il modulo ha l’obiettivo di proporre una mappa introduttiva delle categorie di “populismo” e “popolare,” evidenziandone la natura ambivalente e pervasiva. Tra gli aspetti che verranno considerati: il concetto di “populismo banale”, ossia la ripetizione quotidiana di narrazioni semplificanti nei discorsi pubblici e istituzionali; la circolazione di narrazioni identitarie oppositive noi/loro; il ruolo dei prodotti audiovisivi come potenziali catalizzatori di conflitti politici e dinamiche di marginalizzazione culturale e sociale. Nel modulo laboratoriale, gli studenti e le studentesse metteranno alla prova gli strumenti acquisiti attraverso una serie di attività interattive e ludiche, mirate a riconoscere articolazioni discorsive populiste/popolari attraverso diversi media.
MEDIA E GASTROPOPULISMO
Il modulo teorico introdurrà il concetto di gastropopulismo e la sua articolazione narrativa attraverso una serie di produzioni audiovisive italiane ed europee, con l’obiettivo di evidenziare il contributo dei media alla circolazione di immaginari gastronomici nazionalisti. Particolare attenzione verrà data: a) alla rappresentazione del cibo e delle culture gastronomiche europee attraverso il cinema e la televisione; b) alla diffusione di narrazioni culturali identitarie e xenofobe attraverso il discorso pubblico su cibo e italianità/europeità; c) alla stereotipizzazione, attraverso i media, di culture gastronomiche straniere e/o di minoranze etniche; d) all’interpretazione del gastropopulismo come una forma di populismo “banale.” Nella parte laboratoriale verranno mostrate brevi clip da film e programmi tv. Questo materiale servirà come punto di partenza per la creazione di campagne promozionali indirizzate a, alternativamente, costruire e decostruire la relazione tra identità nazionali europee e circolazione di immaginari gastronomici fondati su banalizzazioni e logiche oppositive (noi/altri).
CINEMA E SERIALITÀ
Il modulo teorico esplorerà come il cinema e la serialità televisiva, attraverso trame, personaggi e ambientazioni, contribuiscono alla costruzione di immaginari collettivi che mettono in relazione (o in tensione) identità nazionali, locali ed europee. In particolare, si analizzeranno i modi in cui i prodotti audiovisivi raccontano il “popolo” e “gli altri”: le élite, i burocrati, le istituzioni, i migranti, i marginalizzati, etc. Nella parte laboratoriale, gli studenti e le studentesse – divisi in gruppi – saranno chiamati/e a ideare e presentare il concept di un film che affronti un tema legato all’identità europea (migrazioni, confini, appartenenze culturali, relazioni tra centro e periferia). Il progetto dovrà adottare strategie narrative populiste o popolari, con una sfida cruciale: renderlo apparentemente neutro e compatibile con i criteri di un potenziale finanziamento pubblico, europeo o nazionale. L’attività si articolerà in quattro fasi: ideazione della trama; camuffamento strategico; ideazione della campagna promozionale; presentazione pubblica.
SOCIAL MEDIA
Il modulo teorico si concentrerà sull’analisi del ruolo delle piattaforme di social networking nella diffusione di narrazioni identitarie e polarizzanti, con l’obiettivo di fornire strumenti per riconoscere e decostruire le strategie tipiche di questo ambiente mediale. Considerando il racconto audiovisivo come propulsore di rappresentazioni dei concetti di “popolo” e “altro”, il modulo indagherà come tali immaginari vengano rimediati e amplificati secondo semantiche proprie dei social media. In particolare, si osserveranno: le dinamiche dell’engagement algoritmico; i concetti di “eco-chamber” e “filter-bubble;” il modo in cui forme di comunicazione apparentemente leggere, come i meme, diventano vettori di messaggi politici altamente semplificati e oppositivi. La parte laboratoriale proporrà un esercizio di design della comunicazione promozionale: a partire dal concept elaborato nell’incontro su cinema e serialità, gli studenti e le studentesse saranno chiamati/e a sviluppare una strategia promozionale che adotti un tono di voce identitario, populista e conflittuale. L’esercizio prevederà la rimediazione del concept in contenuti social, proponendo una riflessione critica su responsabilità e strumentalizzazione dei discorsi in Rete.
GLI EFFETTI POLITICI DELLE NORME SULL’AUDIOVISIVO
Il modulo affronterà il tema del finanziamento pubblico alla produzione audiovisiva. In particolare, ci si interrogherà su quali criteri orientino oggi il sostegno economico a film e serie tv da parte di istituzioni nazionali ed europee e su quale ruolo abbiano le politiche culturali nel promuovere (o eventualmente scoraggiare) opere che veicolano narrazioni identitarie, divisive o potenzialmente populiste. Nella parte laboratoriale, gli studenti e le studentesse verranno coinvolti/e nell’esercizio di scrittura di un disegno di legge sul finanziamento alla produzione audiovisiva europea. Attraverso la stesura simulata di norme che, più o meno esplicitamente, favoriscono produzioni dedicate a promuovere l’identità culturale europea, si ragionerà sul loro potenziale effetto di esclusione o marginalizzazione di minoranze etniche e culturali dalla narrazione pubblica dominante, nonché sulle implicazioni di tale esclusione.
SIMULAZIONE DI UN DIBATTITO PARLAMENTARE
Gli studenti e le studentesse partecipanti verranno divisi in due gruppi, con il compito di argomentare rispettivamente a favore e contro il disegno di legge redatto nel precedente incontro. In particolare, si simulerà un dibattimento parlamentare europeo, proponendo possibili pratiche di risoluzione e mediazione tra prospettive politiche divergenti e conflittuali. Al centro del dibattito, verrà posto il tema della rappresentazione pubblica dell’identità culturale europea, ragionando sulla relazione tra le diverse identità nazionali e l’inclusione (anche in termini di rappresentazione) di minoranze etniche, locali e straniere.
Una parte del materiale prodotto nei primi cinque incontri verrà usato per la costruzione delle argomentazioni da presentare nel dibattimento finale.